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Recensione - Tutto ciò che sappiamo dell'amore

  • Irene
  • 29 dic 2015
  • Tempo di lettura: 5 min

Buon mercoledì a tutti!

Questa mattina il mio fratellino mi ha portato il caffè a letto il che mi ha messo decisamente di buon umore (per chi se lo stesse chiedendo è stato così gentile solo perchè gli serviva un favore, ma tralasciamo ahahha), fatto sta che avevo qualche ora libera e così ho deciso di scrivere la recensione dell’ultimo libro che ho letto e a cui non riesco a fare a meno di pensare da più o meno tre giorni, sto parlando di "Le coincidenze dell'amore" di Colleen Hoover.

Titolo: Tutto ciò che sappiamo dell'amore (#1)

Autore: Colleen Hoover

Editore: Frabbri Editori

Il mio voto:

Trama:

Lake, in seguito alla morte del padre, si trasferisce dal Texas al Michigan con la mamma (una mamma che fa la mamma e si comporta da mamma, aspetto che ho apprezzato molto e che ho ritrovato in pochissimi libri ultimamente) e il fratellino Kel.

Arrivata nella sua nuova casa, Lake conosce Will, un ragazzo che abita di fronte a lei e che ha un fratellino che si chiama Caulder di cui si prende cura da diversi anni.

Neanche a dirvelo Will e Lake si innamorano nell’arco di una settimana, diciamo che il loro è una specie di amore a prima vista.

A questo punto voi penserete: perfetto, tutto va alla grande ... e invece no, la loro è una storia impossibile, si scopre infatti che Will è il professore giovanissimo di Lake.

I due non potendo manifestare il loro amore apertamente iniziano a parlarsi per mezzo di uno strumento potentissimo: la poesia.

Cosa ne penso:

Lasciatemi dire che questo è stato probabilmente uno dei libri più belli che ho letto quest’anno.

La Hoover riesce con semplicità e naturalezza a parlare di amore (e non solo) in modo unico ed originale.

La storia a prima vista può sembrare banale, ma vi assicuro seguiranno tutta una serie di eventi particolari e più volte leggendo sono capitate cose che non mi immaginavo nè intuivo neanche lontanamente.

Tuttavia a mio pare la chicca di questo libro è sicuramente la poesia intercalata alla prosa. Inizio con il dire che non è un tipo di poesia generico, ma La Hoover ha scelto lo slam, anche conosciuto come Poetry – Slam. Nel gergo americano slam sta ad indicare un impatto, uno schiaffo. La parola slam è stata associata ad un tipo di poesia recitata oralmente accompagnata però da gesti ed espressioni e che si pone come scopo quello di trasmettere emozioni forti e di catturare l’attenzione dello spettatore appunto schiaffeggiandolo con l’intensità del messaggio che si vuole trasmettere.

Vi riporto la prima poesia che si trova nel libro e che - inutile dirlo - è pazzesca:

“Bum bum

Bum bum

Bum bum

Lo senti?

E’ il rumore del mio cuore che batte.

Bum bum

Bum bum

Bum bum

Lo senti?

E’ il rumore del tuo cuore che batte.

Era il primo di ottobre.

Avevo il mio maglione blu,

quello che comprai ai grandi magazzini, te lo ricordi?

Quello con il bordo a doppia cucitura e i buchi sui polsini, che potevo infilarci i pollici se avevo freddo, ma che non sembrava di avere i guanti?

Lo stesso maglione che, dicevi tu,

faceva sembrare i miei occhi

il riflesso di stelle nell’oceano.

Hai promesso quella notte di amarmi per sempre ...

e dimmi:

mi hai amato mai?

Poi era il primo dicembre.

Avevo il mio maglione blu,

quello che comprai ai grandi magazzini, te lo ricordi?

Quello con il bordo a doppia cucitura e i buchi sui polsini, che potevo infilarci i pollici se avevo freddo, ma che non sembrava di avere i guanti?

Lo stesso maglione che, dicevi tu,

faceva sembrare i miei occhi

il riflesso di stelle nell’oceano.

Ti ho detto che ero in ritardo di tre settimane.

Tu hai risposto che era destino.

Hai promesso quella notte di amarmi per sempre ...

e dimmi:

mi hai amato mai?

Poi era il primo di maggio.

Avevo il mio maglione blu,

ma ora il bordo a doppia cucitura era liso

e la forza di ogni singolo filo messo alla prova dalla mia pancia sempre più grossa.

Tu lo conosci quel maglione.

QUello che comprai ai grandi magazzini?

Quello con i buchi sui polsini, che potevo infilarci i pollici se avevo freddo, ma che non sembrava di avere i guanti?

Lo stesso maglione che, dicevi tu,

faceva sembrare i miei occhi

il riflesso di stelle nell’oceano.

Lo stesso che mi hai Strappato di dosso quando mi hai sbattuta sul pavimento,

chiamandomi puttana,

dicendomi non ti amo più.

Bum bum

Bum bum

Bum bum

Lo senti?

E’ il rumore del mio cuore che batte.

Bum bum

Bum bum

Bum bum

Lo senti?

E’ il rumore del tuo cuore che batte.

(C’è un lungo silenzio, mentre lei si afferra lo stomaco con le mani e sulle guance le scorrono le lacrime)

Lo senti? Certo che no.

E’ il silenzio del mio grembo.

Perchè tu

MI HAI STRAPPATO DI DOSSO IL MIO MAGLIONE BLU."

Mamma mia, tutte le volte che la leggo mi vengono i brividi.

Ci tengo a sottolineare che è una poesia che i protagonisti ascoltano e che non ha nulla a che fare con la loro storia ed è questo uno dei motivi per cui ho deciso di riportarvi questo componimento piuttosto che un qualunque altro.

Ho solo due critiche da fare a questo libro altrimenti perfetto. In realtà è una sola anche perchè l’altra ha a che fare con l’edizione italiana e basta.

Allora l’unico aspetto che non ho apprezzato ma che capisco essere essenziale per lo svolgimento della trama è la velocità con cui i due protagonisti si innamorano. E’ davvero surreale. Però, ripeto, capisco che sia necessario per tutto il resto del libro quindi forse più che una critica la mia è un appunto.

Poi ho qualcosa da dire sul titolo: la versione originale del romanzo si intitola “Slammed” che a mio parere è perfetto, con una parola sono riusciti a riassumere tutto il libro. Personalmente avrei preferito lasciassero lo stesso titolo anche per la versione italiana anzichè tradurlo con “Tutto ciò che sappiamo dell’amore” perchè a mio avviso non è che non c’entri nulla però va a sminuire la bellezza del romanzo. Obbiettivamente se io avessi visto questo libro in libreria e non ne avessi mai sentito parlare probabilmente non lo avrei preso perchè il titolo non mi dice più di tanto.

A questo punto la smetto di parlare anche perchè penso di essermi dilungata fin troppo.

Immagino abbiate capito che non solo vi consiglio questo libro ma vi obbligo a leggerlo perchè bhe ... è semplicemente perfetto, ha un qualcosa di speciale che lo va a contraddistinguere e che lo rende unico.

Se c’è qualcuno di voi che lo ha già letto, fatemi sapere qual’è la vostra poesia preferita all’interno del libro! Personalmente sono ossessionata da quella che Lake scrive come compito in classe (non posso riportarla altrimenti faccio spoiler) e la vostra?

Fatemi sapere!

Alla prossima,

Irene.


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